Michael
James
23 Novembre 2014
Alcuni mesi fa un amico mi ha scritto in Tamil chiedendo:
ஆத்ம விசாரம் என்பது ‘தன்மையுணர்வை நாடுதல்’ எனப் புத்தகங்கள் கூறுகின்றன. இதையே நானும் நேரம்
கிடைக்கும்போதெல்லாம் பயின்றும் வருகிறேன். இவையெல்லாம் மிகச் சுலபமாக தோன்றினாலும்
உண்மையில் இது ஓரு சூட்சுமமான பாதையாகவே இருக்கிறது. நான் சாதனையைச் சரியாகத்தான் செய்துக்கொண்டிருக்கிறேனா,
பகவானின் வாக்குகளை சரியாகப் புரிந்துக்கொண்டிருக்கிறேனா
என்ற சந்தேகம் எப்போதும் என்னை வாட்டி வதைக்கிறது. இந்தப் பாதையில் சரியாகப்
போய்க்கொண்டிருக்கிறேன் என்று அறிந்துக் கொள்ள ஏதேனும் அறிகுறிகள் அல்லது மைல்கற்கள்
உள்ளனவா?
che significa:
I libri dicono che l’auto-investigazione (ātma-vicāra)
è ‘investigare la consapevolezza della prima persona’. Io anche sto praticando
solo questo ogni volta che ho tempo disponibile. Anche se tutto ciò sembra
essere molto facile, in verità è un sentiero molto sottile. Il dubbio ‘sto
facendo la sādhana correttamente? Sto comprendendo le parole di Bhagavan
correttamente?’ mi infastidisce e mi tormenta sempre. Ci sono segni o pietre
miliari [per rendermi in grado] di conoscere che sto procedendo su questo sentiero
in modo corretto?
Ciò che segue è adattato dalla risposta che ho scritto (in
Inglese):
Quello di Sri Ramana è un sentiero di vicāra –
investigazione o esplorazione – così possiamo seguirlo solo cercando di
investigare cosa è questo ‘io’ e in tal modo imparare dalla nostra esperienza
cosa comporta realmente seguirlo correttamente.
Quindi, non importa quanto instabili o incerti possono
essere inizialmente i nostri tentativi, fino a che siamo concentrati nel cercare
di sperimentare cosa è realmente questo ‘io’ stiamo con certezza seguendo il
suo sentiero correttamente. Egli non si aspettava che noi sperimentassimo noi
stessi come siamo realmente non appena ci stabiliamo su questo sentiero, ma ci
consigliava solo di cercare con insistenza di sperimentare noi stessi in questo
modo, così se perseveriamo nei nostri tentativi di sperimentare noi stessi
siamo sul sentiero giusto.
Dalla lettura dei suoi insegnamenti possiamo comprendere che
per investigare noi stessi dobbiamo cercare di essere esclusivamente
auto-attentivi – cioè, essere consapevoli di niente altro che ‘io’ – ma possiamo
scoprire cosa è realmente l’auto-attentività solo con l’esperienza, e possiamo
ottenere quella esperienza solo con la sperimentazione: cioè, con la prova e l’errore,
cercando con insistenza di essere consapevoli di niente altro che ‘io’ fino a
che ci riusciamo. Questo è il motivo per cui egli chiamò questo sentiero ‘ātma-vicāra’
(auto-investigazione), perché è solo per mezzo di investigazione, esame,
esplorazione o sperimentazione che possiamo scoprire cosa è veramente sperimentare
noi stessi come siamo realmente.
Poiché ciò che siamo realmente è indescrivibile e
inconcepibile, essendo al di là di ogni parola o concetto, possiamo conoscerlo
solo sperimentandolo, e sul sentiero verso la sperimentazione di esso non ci
può essere segno indicatore o pietra miliare tranne noi stessi, perché
qualsiasi cosa diversa da noi stessi non potrebbe condurre a noi stessi, né potrebbe
indicare dove siamo sul sentiero che conduce a noi stessi. Come Sri Ramana diceva spesso (come per esempio
nel verso
579 di Guru
Vācaka Kōvai), il nostro fine è solo noi stessi, così il sentiero per
raggiungere questo fine è allo stesso modo solo noi stessi, perché qualsiasi
cosa diversa da noi ci condurrebbe solo lontano da noi stessi. Quindi, proprio
come il nostro fine non può essere adeguatamente descritto in parole o
concepito dalla nostra mente, così il sentiero che conduce a esso non può
essere adeguatamente descritto in parole o concepito dalla nostra mente.
Qualsiasi cosa che possa essere presa come un segno
indicatore o una pietra miliare su questo sentiero sarebbe qualcosa diversa da
noi stessi, così non sarebbe realmente un segnale indicatore o una pietra
miliare su questo sentiero, ma sarebbe solo un segnale indicatore o una pietra miliare
su qualche deviazione che si allontana da questo sentiero. Cioè, poiché qualsiasi
cosa diversa da noi stessi distrarrebbe la nostra attenzione lontano da noi
stessi, quando cerchiamo di seguire questo sentiero non dovremmo mirare né
aspettarci di sperimentare qualsiasi cosa diversa da noi stessi. Quindi il solo
segnale indicatore o pietra miliare reale su questo sentiero è noi stessi, così
se vuoi vedere qualche segnale indicatore o pietra miliare dovresti cercare
di vedere solo te stesso.
Poiché la nostra mente non vuole essere distrutta, come sarà
se noi sperimentiamo noi stessi come siamo realmente, essa cercherà di trovare
sempre modi per distrarre la nostra attenzione lontano da noi stessi. Dubbi e
sensazioni di incertezza sono mezzi efficaci con cui la nostra mente può
distrarre la nostra attenzione, così dovremmo cercare di non dare spazio a
qualsiasi dubbio come quelli che ti stanno turbando, ma dovremmo invece
perseverare fermamente nel cercare di essere consapevoli solo di noi stessi.
Ciò che Sri Ramana dice nel decimo paragrafo di Nāṉ
Yār? (Chi sono io?) riguardo a non dare spazio a qualsiasi pensiero di
dubbio è ugualmente applicabile ai dubbi che stai avendo:
[...] அத்தனை வாசனைகளு மொடுங்கி, சொரூபமாத்திரமா யிருக்க முடியுமா வென்னும் சந்தேக நினைவுக்கு மிடங்கொடாமல், சொரூபத்யானத்தை விடாப்பிடியாய்ப் பிடிக்க வேண்டும். [...]
[...] attaṉai vāsaṉaigaḷum oḍuṅgi, sorūpa-māttiramāy irukka muḍiyumā v-eṉṉum
sandēha niṉaivukkum iḍam koḍāmal, sorūpa-dhyāṉattai viḍā-p-piḍiyāy-p piḍikka vēṇḍum.
[...]
[...]Senza dare spazio al dubbio 'E' possibile dissolvere così tante vāsanās
ed essere [o rimanere] solo come il sé?' è necessario aggrapparsi
tenacemente a svarūpa-dhyāna [auto-attentività]. [...]
Perciò senza dare spazio a dubbi se stai seguendo il suo sentiero
correttamente o meno, dovresti perseverare nel cercare di essere esclusivamente
auto-attentivo.
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