Om Namo Bhagavate Sri Arunachalaramanaya

mercoledì 7 ottobre 2015

Noi stessi siamo ciò che stiamo cercando

Michael James

23 Settembre 2015
We ourself are what we are looking for

Un amico mi ha scritto recentemente:

Sto ancora lottando con la comprensione del concetto di ‘Chi sono io’. Sto cercando quello che esisteva prima che il mio corpo e la mia mente avessero origine, cioè vacuità/pienezza ecc.? Esploro l’’io’ personale e da dove sorge? Comprendo che io sono quella sorgente da cui il corpo è entrato nel sogno ma quando lo esploro non c’è niente lì e non posso sentire l’amore che si suppone che sia il me reale. Anche, perché il sogno della vita è così spiacevole quando è venuto da una sorgente d’amore? Qual'è l’intenzione del sogno? Io lo trovo spaventoso e mi preoccupo così tanto degli animali e dell’ambiente e sento tale dolore. Perché il sé crea un tale sogno?

In risposta ho scritto:

Si, stiamo cercando quello che esisteva prima che il nostro corpo e la mente avessero origine, ma quello esiste non solo in quel momento ma anche ora e sempre, perché è ciò che siamo realmente, così poiché non possiamo tornare indietro nel tempo lo dobbiamo trovare qui e ora.

Esso (noi stessi) è vacuità o pienezza? Secondo Bhagavan ciò che siamo realmente è vuoto di qualunque cosa è irreale e pieno di ciò che solo è reale, vale a dire noi stessi (come ho spiegato in L’auto-conoscenza non è un vuoto (śūnya)).

Chiedi, ‘Esploro l’’io’ personale?’ Si, questo è tutto quello che abbiamo bisogno di fare, perché questo ‘io’ personale (il nostro ego) è ciò che ora sembriamo essere, così è come il serpente illusorio che sembra essere una corda. Se guardiamo attentamente il serpente, vedremo che non lo è ma è solo una corda. Ugualmente, se guardiamo attentamente il nostro ‘io’ personale, vedremo che non siamo la persona che ora sembriamo essere ma solo l’unico tutto infinito, la pura auto-consapevolezza da cui e in cui ogni cosa appare.

Dici, ‘ma quando lo esploro non c’è niente lì’, ma come puoi sapere che lì non c’è niente se tu stesso non sei lì a sapere questo? Ciò che stiamo cercando è solo noi stessi, che è l’’io’ che dice ‘quando lo esploro non c’è niente lì’, così se pensiamo che lì non c’è niente, siamo come lo stolto decimo uomo, che contava gli altri nove uomini ma dimenticava di contare se stesso e quindi arrivava alla conclusione che il decimo uomo era scomparso.

Come possiamo mai perdere noi stessi? Se pensiamo di aver perduto o di non aver trovato noi stessi,è perché stiamo cercando qualcosa diversa da noi stessi – qualcosa di nuovo e di meraviglioso che non abbiamo già. Secondo Bhagavan, non c’è niente di nuovo che possiamo trovare, perché noi stessi siamo la realtà che stiamo cercando. Quindi per sperimentare noi stessi come siamo realmente, tutto quello che abbiamo bisogno di fare è rimuovere l’illusione che siamo una persona. Proprio come possiamo rimuovere l’illusione che c’è un serpente solo guardandolo attentamente e vedendo che è solo una corda, così possiamo rimuovere l’illusione che siamo una persona limitata solo guardando attentamente noi stessi e vedendo che siamo realmente infinita auto-consapevolezza.

L’esperienza illusoria ‘io sono questa persona' è il nostro ego, che è l’antitesi del vero amore, perché apparentemente divide il tutto indivisibile in molte parti distinte (fenomeni), alcune delle quali gradisce e alcune delle quali non gradisce, così da questo ego sorge il desiderio per le cose che gradisce e avversione e paura per le cose che non gradisce. Quindi per sperimentare l’amore che siamo realmente dobbiamo investigare questo ego illusorio e quindi vedere ciò che siamo realmente.

I sogni non sono creati dall’amore infinito ma solo da questo ego auto-divisivo, che sorge e danza intorno solo immaginando e vedendo cose diverse da se stesso. Quindi il solo modo per dissolvere questo ego illusorio è cercare di vedere soltanto noi stessi.

Tutte le sofferenze e l’infelicità che vediamo in questo mondo – la nostra sofferenza e infelicità e quella di tutte le altre persone e animali – è parte di questo sogno creato dal nostro ego, così il solo modo per terminare tutta la sofferenza e l’infelicità è sgominare questo ego osservando soltanto noi stessi (cioè, cercando di essere attentivamente consapevoli soltanto di noi stessi).

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