Om Namo Bhagavate Sri Arunachalaramanaya

giovedì 20 novembre 2014

Ripetizione del nome di Bhagavan




Michael James 

11 Giugno 2007 


Ricordare costantemente il nome di Bhagavan è un modo efficace per mantenere la nostra mente a dimora su di lui.  Tale ricordo è più efficace quando lo facciamo con la chiara comprensione che egli non è solamente una divinità esterna ma è il nostro sé reale, che risplende sempre dentro di noi come il nostro essere essenziale auto-cosciente, ‘io sono’.

Quando ricordiamo il nome di qualcosa, quel ricordo conduce la forma o immagine di quella cosa alla nostra mente. In modo simile, quando ricordiamo il nome di ‘Ramana’, esso dovrebbe attirare la nostra attenzione alla sua vera forma, che è ‘io sono’. Così la ripetizione o japa del suo nome può essere un potente soccorso per aiutarci a focalizzare la nostra attenzione su ‘io sono’, che è la pratica di   atma-vichara o auto-investigazione  che egli ci ha insegnato. E dato che la nostra mente si placherà solo quando darà attenzione alla propria auto-consapevolezza essenziale, ‘io sono’, questa auto-attenzione è anche la vera pratica di auto-abbandono.

Dato che facendo japa del suo nome il nostro fine dovrebbe essere fissare la nostra mente sulla sua vera forma, ‘io sono’, il nome più efficace che possiamo ripetere è ‘io’ o ‘io sono’. Come egli frequentemente ha detto, ‘io sono’ è l’originale e principale nome di Dio, e meditare su di esso ci condurrà direttamente verso di lui.

Se veramente amiamo Bhagavan Ramana, il nostro fine dovrebbe essere perdere noi stessi interamente in lui, e possiamo farlo solo abbandonando la nostra mente ai suoi piedi, che sempre risplendono chiaramente all’interno di noi come ‘io sono’.

Quindi, con ogni mezzo possibile, manteniamo la nostra mente fissa in adorazione d’amore della sua vera forma, ‘io sono’.

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