Om Namo Bhagavate Sri Arunachalaramanaya

giovedì 2 gennaio 2014

AHAM SPHURANA


AHAM SPHURANA

Bhagavan chiarifica in molte occasioni che l' 'Io-Io' è un'esperienza non dell'ego ma del Sé. Il verso trenta dell'Ulladu Narpadu è alquanto enfatico riguardo ciò:

"Quando la mente rivolta all'interno ricerca 'Chi sono io?' e raggiunge il Cuore, l''io' individuale sprofonda umiliato, e immediatamente la realtà si manifesta come 'Io-Io'. Sebbene essa si rivela in questo modo, non è l'io'-ego ma l'essere perfetto, il Sé Assoluto."


I versi diciannove e venti dell'Upadesa Undiyar descrivono lo stesso processo in termini quasi identici:

19. Quando ci rivolgiamo all'interno e cerchiamo dove sorge questo pensiero 'io', l'io si vergogna e scompare e ha inizio la ricerca della saggezza.

20. Là dove svanisce l''io', là appare da sé un 'Io-Io'. Questo è l'infinito.

Sebbene Bhagavan stia qui chiaramente equiparando l'esperienza di 'Io-Io' con l'esperienza del Sé, si dovrebbe essere attenti a non saltare alla conclusione che egli stia dicendo in questi tre versi che l'esperienza 'Io-Io' accade dopo la finale realizzazione del Sé. Perché? Perché in molte altre occasioni Bhagavan disse ai devoti che l'esperienza 'Io-Io' era soltanto un preludio alla realizzazione e non la realizzazione stessa.
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Bhagavan usò frequentemente la frase Sanscrita 'aham sphurana' per indicare la consapevolezza o esperienza 'Io-Io'. Aham significa 'Io' e sphurana può essere tradotto come 'radiazione, emanazione, o pulsazione'. Quando spiegava il significato di questo termine egli indicava che si tratta di un'esperienza impermanente del Sé nella quale la mente è stata temporaneamente trascesa. Questa distinzione tra l'esperienza temporanea dell' 'Io-Io' e lo stato permanente di Auto-realizzazione che lo segue è messo bene in evidenza nella versione domanda-risposta del Vichara Sangraham (Auto-Indagine):

"Perciò, lasciando che il corpo-cadavere resti cadavere, e senza neppure pronunciare la parola 'io', con diligenza dovremmo indagare in questo modo: 'Ora, ciò che sorge in quanto 'io' che cos'è?'. Allora risplenderà nel Cuore un certo silenzioso sphurana, 'Io-Io'. Essendo scomparsi i pensieri che sono molti e divisi, rimane una consapevolezza che è singola e indivisa. Se si rimane immobili senza allontanarsi da quella, anche lo sphurana - avendo completamente distrutto il senso dell'individualità, la forma dell'ego, 'io sono il corpo' - si estinguerà come la fiamma della canfora. I grandi saggi e le scritture dichiarano che solo questa è la liberazione."

Questa risposta può essere presa come uno sviluppo ed un commentario ai tre versi già citati, dato che è descritta la stessa sequenza di eventi, in una maggiore ampiezza; avendo ricercato la sorgente del pensiero-'io', il pensiero-'io' sprofonda, scompare, ed è sostituito dall'aham sphurana. Ciò che questa citazione più lunga rende chiaro è che anche questo sphurana 'Io-Io' deve sprofondare prima che lo stadio finale e permanente dell'Auto-realizzazione sia raggiunto.

L'uso di Bhagavan della parola sphurana in questa citazione, una volta lasciò perplesso Devaraja Mudaliar. Di conseguenza egli domandò a Bhagavan riguardo ciò e ricevette una risposta dettaglia ed illuminante.

"Ho sempre avuto un dubbio sull'esatto significato della parola sphurana [nella domanda tre del Vichara Sangraham]. Così chiesi a Bhagavan ed egli disse, "significa...'Che risplende o illumina'." Chiesi,'non è un suono che possiamo udire?', Bhagavan disse, "Si, possiamo dire che è un suono che percepiamo o di cui diventiamo consapevoli." Egli fece riferimento anche al dizionario e disse, "La parola significa 'pulsazione', 'sorgere alla memoria', 'balenare attraverso la mente'. Così sia suono che luce possono essere intesi nella parola sphurana. Ogni cosa è venuta da luce e suono." Chiesi a Bhagavan cos'è che 'risplende', se sia l'ego o il Sé. Egli disse che non è né l'uno né l'altro, ma qualcosa tra i due, qualcosa che è la combinazione dell''Io' (Sé) e del pensiero-'io' (ego) e che il Sé è persino privo di questo sphurana.

tratto dall'articolo: 'I' and 'I-I' - A Reader's Query, di David Godman
http://davidgodman.org/rteach/iandii1.shtml#ftnref3

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