Om Namo Bhagavate Sri Arunachalaramanaya

mercoledì 4 ottobre 2017

Come trovare la sorgente di ‘io’, l’ego?

Michael James

11 Settembre 2017
How to find the source of ‘I’, the ego?

Un amico mi ha scritto recentemente, ‘Io sono un devoto di Ramana. Bhagavan ha chiesto di guardare l’”io” e trovare la sorgente di questo. Io osservo l’”io” ogni volta che la mia mente non è richiesta per il mio lavoro. Sono così felice di guardare l’”io” tutte le volte. […] Come trovare la sorgente di questo? Dovrei cercare di tenere la mia mente nel lato destro del cuore?’, e ciò che segue è quello che gli ho risposto:

Ciò che ora sperimentiamo come ‘io’ è l’ego, che è una forma limitata e distorta di auto-consapevolezza – una consapevolezza di noi stessi come un corpo limitato, che non è ciò che siamo realmente. Quando sorgiamo e ci reggiamo come questo ego (come nella veglia e nel sogno) innumerevoli altri fenomeni sembrano esistere, e quando non sorgiamo o ci reggiamo come questo ego (come nel sonno) niente altro sembra esistere. Quindi nel verso 26 di Uḷḷadu Nāṟpadu Bhagavan dice:
அகந்தையுண் டாயி னனைத்துமுண் டாகு
மகந்தையின் றேலின் றனைத்து — மகந்தையே
யாவுமா மாதலால் யாதிதென்று நாடலே
யோவுதல் யாவுமென வோர்.

ahandaiyuṇ ḍāyi ṉaṉaittumuṇ ḍāhu
mahandaiyiṉ ḏṟēliṉ ḏṟaṉaittu — mahandaiyē
yāvumā mādalāl yādideṉḏṟu nādalē
yōvudal yāvumeṉa vōr
.

பதச்சேதம்: அகந்தை உண்டாயின், அனைத்தும் உண்டாகும்; அகந்தை இன்றேல், இன்று அனைத்தும். அகந்தையே யாவும் ஆம். ஆதலால், யாது இது என்று நாடலே ஓவுதல் யாவும் என ஓர்.

Padacchēdam (separazione delle parole): ahandai uṇḍāyiṉ, aṉaittum uṇḍāhum; ahandai iṉḏṟēl, iṉḏṟu aṉaittum. ahandai-y-ē yāvum ām. ādalāl, yādu idu eṉḏṟu nādal-ē ōvudal yāvum eṉa ōr.

அன்வயம்: அகந்தை உண்டாயின், அனைத்தும் உண்டாகும்; அகந்தை இன்றேல், அனைத்தும் இன்று. யாவும் அகந்தையே ஆம். ஆதலால், யாது இது என்று நாடலே யாவும் ஓவுதல் என ஓர்.

Anvayam (parole ridisposte in ordine naturale di prosa): ahandai uṇḍāyiṉ, aṉaittum uṇḍāhum; ahandai iṉḏṟēl, aṉaittum iṉḏṟu. yāvum ahandai-y-ē ām. ādalāl, yādu idu eṉḏṟu nādal-ē yāvum ōvudal eṉa ōr.

Traduzione: Se l’ego ha origine, ogni cosa ha origine; se l’ego non esiste, ogni cosa non esiste. [Quindi] l’ego è ogni cosa. Perciò, sappi che solo investigare cosa è questo [l’ego] è rinunciare a ogni cosa.
In altre parole, l’ego è la radice da cui ogni altra cosa appare, così niente altro esiste indipendente dall’ego. Quindi ogni altra cosa, incluso qualunque corpo confondiamo come noi stessi, è solo una proiezione mentale, e ciò che proietta e percepisce tutto questo è solo l’ego.

Quindi come può il corpo o ogni punto in esso essere la sorgente da cui noi sorgiamo come questo ego? A meno che e finché non sorgiamo come questo ego non c’è corpo né ogni altro fenomeno, così la sorgente da cui l’ego sorge deve essere qualunque cosa esiste precedentemente e indipendentemente dal suo sorgere.

Cosa esiste in assenza dell’ego? L’ego esiste (o piuttosto sembra esistere) solo nella veglia e nel sogno, così poiché né l’ego né ogni fenomeno esiste nel sonno, la sorgente dell’ego deve essere solo ciò che esiste da solo nel sonno, vale a dire pura auto-consapevolezza.

Poiché la pura auto-consapevolezza esiste non solo nel sonno ma anche nella veglia e nel sogno, e poiché niente altro esiste senza interruzione in tutti questi tre stati, essa sola è ciò che siamo realmente. Tuttavia sebbene essa esiste nella veglia e nel sogno, nella visione di noi stessi come questo ego essa sembra essere oscurata, perché invece di sperimentare noi stessi come pura auto-consapevolezza (cioè, come ‘io sono’ soltanto), sperimentiamo noi stessi come auto-consapevolezza mischiata con aggiunte come ‘io sono questo corpo’, che è l’ego.

Quindi la sorgente dell’ego (e quindi di ogni altra cosa) è solo noi stessi come siamo realmente, che è pura auto-consapevolezza. Comunque nella visione di noi stessi come questo ego, ciò che siamo realmente ora sembra essere questo ego, così per vedere ciò che siamo realmente (come questo ego) abbiamo bisogno di esaminare noi stessi (questo ego) molto da vicino.

Se confondiamo una corda come un serpente, cos’è la sorgente di quel serpente illusorio? Ciò che esiste precedentemente alla percezione errata della corda come un serpente è solo la corda, così la corda è la sorgente da cui è sorta l’apparenza illusoria del serpente. Nello stesso modo la pura auto-consapevolezza è la sorgente da cui è sorta l’apparenza illusoria dell’ego.

Per vedere la corda come è realmente, il solo modo è guardare il serpente molto attentamente finché vediamo che non è un serpente ma solo una corda. Nello stesso modo per vedere noi stessi come siamo realmente, vale a dire come pura auto-consapevolezza, il solo modo è guardare, osservare o attendere a questo ego molto attentamente finché vediamo che non è realmente un ego (una forma limitata di auto-consapevolezza legata ad aggiunte che sperimenta sé stessa come ‘io sono questo corpo, una persona chiamata tal dei tali (Shreehari, Michael o qualunque altro)’) ma solo pura auto-consapevolezza, che sperimenta sé stessa solo come ‘io sono’ (o come ‘io sono io, e niente altro che io’).

Quindi la pratica di essere auto-attentivi, che è ciò che descrivi come ‘guardare l’io’, è il solo modo di trovare la sorgente da cui questo ‘io’ (l’ego) è sorto, proprio come guardare attentamente il serpente illusorio è il solo modo per trovare la sua sorgente, vale a dire la corda da cui è apparso.

Poiché l’esistenza apparente di ogni altra cosa dipende dall’esistenza apparente di noi stessi come questo ego, e poiché l’ego cesserà di esistere quando troveremo la sua sorgente (cioè, quando vedremo noi stessi come pura auto-consapevolezza), per trovare la sua sorgente dobbiamo essere disposti a lasciar andare (rinunciare o arrendere) ogni cosa. Per coltivare questa buona volontà tutto ciò che abbiamo bisogno di fare è solo perseverare nell’osservare ‘io’ (noi stessi, l’ego) quanto più possibile, perché più osserviamo noi stessi più il nostro amore per essere consapevoli soltanto di noi stessi aumenterà, e in corrispondenza il nostro desiderio di essere consapevoli di qualsiasi altra cosa diminuirà.

Quindi, dato che dici di essere così felice di osservare ‘io’, tutto ciò che hai bisogno di fare è di continuare a farlo più accuratamente e quanto più possibile. Questa è la strada semplice, chiara e diretta per tornare alla nostra casa, la sorgente da cui siamo sorti.


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